lunedì 31 ottobre 2011

La mia prima volta


Ok, sicuramente mettere un titolo così attirerà più lettori; ma voglio stroncare subito l’entusiasmo di codeste menti perverse nel dire che qui si parla della mia prima volta come Autore di Giochi.

Dopo ben 2 anni dopo la prima proposta alla casa editrice lo scorso 22 Ottobre in occasione della fiera di Essen è uscito il mio primo gioco: WER WEISS MEHR (und traut sich auch?). Il titolo suggerisce che il gioco è stato editato da una casa editrice tedesca specializzata in party games: la SpielSpass.

Non mi dilungo su quale è la meccanica principale del gioco, i più curiosi possono reperire su BGG il regolamento tradotto in italiano da Stefano Negri.

Quello che voglio raccontarvi è la stranissima sensazione che ho provato nel vedere per la prima volta la mia creatura pubblicata.
Il gioco edito non l’avevo mai visto prima della fiera di Essen per problemi di produzione. Quindi ancora la mia attesa era sempre più febbricitante.

Un po’ nel mio subconscio avevo paura che il gioco non piacesse, che i visitatori lo trovassero banale o noioso. Avevo un po’ di paura ad andare allo stando dove veniva presentato.

Mi sono fatto coraggio e dopo aver temporeggiato per la prima ora dentro la fiera sono andato a incontrare la mia opera prima.

Mi accoglie il proprietario della casa editrice, un signore un un’aria molto simpatica gli occhiali e un paio di occhi azzurri che avranno visto chissà quanti giochi.
Mi stringe la mano. Ci sediamo davanti al mio gioco.
E’ lì, bellissimo. Tabellone curato graficamente, ottimi materiali e un timer meccanico (per chi non fosse dell’ambiente, la possibilità di mettere un timer meccanico all’ interno di un gioco è abbastanza bassa; il più delle volte si opta per le clessidre molto meno costose per il produttore).

Mi spiega che ha avuto un buon riscontro di pubblico e che la prima tiratura è già tutta prevenduta. A natale è attesa una seconda ristampa.

Rimango affascinato dalla gigantografia del mio gioco sul quale campeggia il mio nome.
“Incredibile – penso – ce l’ho fatta!”
E’ stata dura, ma il risultato è giunto
Tutto questo è stato possibile soprattutto per Christian Beiersdorf che per primo ha creduto in me e nel mio gioco. La sua estrema professionalità ci ha portato da avere un prototipo stampato male a casa ad un prototipo più gradevole da presentare ai vari editori fino al prodotto finale.

Dopo la prima presentazione mi allontano dallo stand, in cerca di nuove opportunità da altri editori per nuovi giochi.

Nei 3 giorni della fiera torno più volte allo stand SpielSpass.
I tavoli di dimostrazione del mio gioco sono sempre occupati. Tutte le volte un capannello di persone giocano al mio gioco. Si divertono.
Una sensazione molto strana mi attraversa l’intero corpo (nel mio caso, la sensazione doveva essere notevole per attraversarmi completamente!); guardo 5 o 6 estranei che ridono e si divertono con una mi idea. Probabilmente una idea banale, ma si stanno divertendo.
Un gioco che è inventato da solo in camera mia, fatto giocare a pochi amici, tutto di un tratto divento “pubblico”. Una idea privata diventa motivo di svago per sconosciuti.
Mi piace pensare che forse oggi un famiglia tedesca finisca di cenare e al posto di guardare la Tv possa aprire questa mia scatola rossa e giocare ad un gioco che è nato dalla mente di un’altra persona che probabilmente non conosceranno mai.
Forse si divertiranno; si svagheranno per una mezzoretta e riporranno il gioco sullo scaffale pensando la stessa cosa che ho pensato io 2 anni prima: “Però, che bella idea…”

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